CERVICALE DOLORANTE? POTREBBE ESSERE “COLLO DA SMARTPHONE”

CERVICALE DOLORANTE? POTREBBE ESSERE “COLLO DA SMARTPHONE”

Pesantezza sul collo, mal di testa, rigidità della nuca? Occhio alla postura, potrebbe essere il telefono: quando guardiamo lo smartphone la nostra testa pesa fino a 27 chili in più.

Chinare la testa in avanti per guardare lo schermo dello smartphone è come portare sul collo un bambino di 8 anni.

Incredibile? Nient’affatto. Lo dice la scienza, lo dicono i numeri: quando la nostra testa è dritta, con le orecchie perfettamente allineate alle spalle, il peso che grava sulla colonna vertebrale è, in media, di 5 chili, ossia il peso delle strutture del cranio.

Quando chiniamo il capo in avanti, flessi a leggere lo schermo del telefono, questo peso sale. Anzi, più aumenta l’inclinazione della nostra testa e più cresce il carico per la schiena.

Le conseguenze? Mal di testa, rigidità cervicale, dolore, persino vertigini e formicolii.

Sindrome da Text Neck – un problema in aumento

I dati esatti li ha forniti una ricerca del New York Spine Surgery and Rehabilitation Medicine, clinica americana specializzata in medicina riabilitativa. I neurochirurghi americani, in particolare, hanno valutato il peso che grava sulla colonna vertebrale in base alle diverse inclinazioni che può assumere il collo:

  • Ad un’inclinazione di 15° si ha un carico sulle vertebre pari a 12 kg;
  • A 30° avremo un carico di 18 kg;
  • A 45° corrisponderà ad un carico di 22kg;
  • A 60°, invece, avremo un carico di 27 kg: come avere sulla nuca ben 13 bottiglie d’acqua da 2 litri ciascuna.

Del resto, basta farci caso: più tempo passiamo chini su cellulari, tablet o videogiochi e più la testa si abbassa, anche involontariamente, inclinandosi in un modo anomalo e innaturale.

Le posture peggiori, perciò, sono quelle che ci costringono a stare a collo in giù: per esempio, quando siamo seduti senza un adeguato supporto della schiena o quando teniamo il telefono piatto sul tavolo e restiamo per tanto tempo a scorrere lo schermo e digitare sulla tastiera.

Da qui il nome “Text Neck”, letteralmente “collo da messaggio”. Perché ad aggiungere tensione a muscoli e articolazioni è anche la videoscrittura col pollice, ormai velocissimo a scrivere mail, messaggi e commenti.

Se immaginiamo di farlo in modo continuativo e prolungato – ammettiamolo, usiamo tutti il telefonino almeno un paio d’ore al giorno, ad essere ottimisti – ecco che il dolore è servito.

Un mal di testa quasi cronico

Sensazione di pesantezza sul collo, mal di testa, cervicalgie, rigidità, ma non solo: i disturbi da Text Neck se non trattati, possono compromettere la mobilità articolare e mettere seriamente a rischio la salute, favorendo l’insorgenza di artrosi, discopatie e deformazione della curva naturale del collo, con una schiena sempre più ricurva.

Steve August, un fisioterapista neozelandese, ha anche coniato una dicitura ad hoc per definire questa alterazione della postura dovuta alla dipendenza digitale, chiamandola “I-Hunch”, ovvero “I-Gobba”.

Come capire, dunque, se ne siamo affetti?

Sono almeno 3 i sintomi della cervicalgia da smartphone da tenere d’occhio:

  • tensione dei muscoli cervicali: una rigidità a livello della nuca con un dolore cervicale che può irradiarsi alle braccia fino a intorpidirle;
  • mal di testa continuo, dovuto sia all’infiammazione delle faccette articolari delle vertebre, sia alle contratture dei muscoli cervicali, in particolare quelli sub occipitali;
  • debolezza e intorpidimento muscolare al livello delle spalle (trapezio, romboidi, rotatori esterni della spalla).

Chi è più a rischio?

I più soggetti, chiaramente, sono gli utilizzatori seriali di dispositivi tecnologici. Adolescenti e giovani in primis, ma non solo, dal momento che anche adulti e anziani oggi utilizzano abitualmente cellulari, tablet o e-readers.  E, se lo scheletro degli adolescenti con la sua plasticità può assorbire i danni posturali più facilmente bilanciandoli anche con l’attività sportiva, un apparato scheletrico più adulto risentirà dei dolori cervicali in un modo più accentuato.

Particolarmente esposte, poi, stando sempre alla ricerca statunitense, e al parere di moltissimi fisioterapisti, osteopati e ortopedici, sono le donne: “Avendo braccia più corte e spalle più strette degli uomini – si legge sulla rivista medica Surgical Technology International – sono più portate ad assumere posizioni errate durante l’uso del telefono”.

Prevenire il dolore cervicale: ecco cosa fare

  • La regola numero uno da seguire, la prima in assoluto, è correggere la postura:
  • Da seduti: meglio appoggiarsi sullo schienale e mantenere una postura eretta, sollevando il dispositivo all’altezza del viso. Lo sguardo deve rimanere dritto, frontale, con le orecchie allineate alle spalle e le scapole chiuse in modo che la colonna si raddrizzi.
  • Stando in piedi: digitare mentre si cammina o si sta in piedi, tenendo il telefono all’altezza del bacino, è una delle posizioni più pericolose per il collo. Per alleggerire il carico bisogna sempre ricordarsi di rilassare le spalle e, ancora una volta, sollevare il dispositivo all’altezza del viso. Per parlare al telefono, meglio utilizzare un auricolare, liberando le mani.
  • Da sdraiati: Cellulari e tablet a letto andrebbero evitati per mille motivi, non da ultimo perché la posizione infiamma il rachide e stressa la muscolatura del collo. Se proprio non se ne può fare a meno, bisognerebbe avere almeno l’accortezza di sorreggere bene la schiena e riporre i dispositivi almeno mezz’ora prima di andare a dormire.
  • Fare pause frequenti e regolari, almeno ogni 15 minuti, per far riposare il collo e variarne la posizione.
  • Ridurre la luminosità dello schermo: una luce troppo forte può iper-stimolare i muscoli degli occhi, facilitando le contratture cervicali.
  • Fare semplici e lenti esercizi di stretching per migliorare la mobilità cervicale, quella delle spalle e della parte alta della schiena.
  • Indossare una fascia autoriscaldante per la cervicale: quella di ALE&GIÒ, ergonomica e autoriscaldante appunto, è di grande sollievo per le rigidità della colonna cervicale e può essere indossata anche mentre si è al lavoro, al computer o al cellulare, per prevenire e limitare l’involontaria inclinazione del collo verso il basso.
  • Sciogliere le tensioni muscolari, “scaricando” la schiena. Alleati preziosissimi in questo senso sono il nostro lettino da massaggio a infrarossi, che combina le proprietà distensive del calore, dei rulli in pietra di giada e dei raggi infrarossi per sciogliere le rigidità e ridurre i fastidi sui tratti interessati, e il materassino magnetico con ametista ALE&GIÒ, eccezionale per alleviare gli stati tensivi e rilassare la muscolatura dolorante. Provare per credere: puoi testarne gratuitamente i benefici nel negozio ALE&GIÒ a te più vicino.

Dulcis in fundo, limitare per quanto possibile l’uso dello smartphone: il primo passo per risolvere la cervicalgia da telefonino e la maggior parte dei dovuti alla postura, resta un mirato lavoro di cambiamento delle nostre cattive abitudini quotidiane.

Perché per stare bene bisogna anche volersi bene, prendersi cura di se stessi, coltivare il proprio benessere: quello che noi di ALE&GIÒ ti aiutiamo a fare da sempre.

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